
Forse vi è capitato.
Siete all’estero e guardate la pubblicità in televisione. A volte è divertente, ma stranamente per niente persuasiva.
Perché?
I pubblicitari stanno parlando al loro pubblico che, in linea di massima, non siete voi. Lo stesso succede nei testi, in particolare in quelli di marketing o appunto pubblicitari. Sono diretti a un target preciso. Ecco perché, quando li si traduce, serve un approccio particolare. Noi la chiamiamo transcreation (la traduzione creativa).
Ben inteso, il termine non ha a che fare con l’inventare. Anzi. La transcreation è fatta da un traduttore professionista che, letto e “fatto suo” un testo, lo ripropone nella propria lingua madre, mantenendo tutte le sfumature e i rimandi, anche non espliciti, contenuti nell’originale. Adattandosi alle leve di marketing o sensibilità del proprio Paese. Perché il testo, per avere lo stesso effetto sul lettore finale, deve essere adattato al contesto. Con “creatività”.